Sagra delle pappardelle al cinghiale, parliamone
Ogni volta che arriva agosto, la valle si riempie di un profumo che riconosco subito: sughi ricchi, fuochi lenti e la convivialità che solo una sagra paesana sa dare. La Sagra delle Pappardelle al Cinghiale di Casine (frazione di Ostra) è uno di quegli appuntamenti che non salto mai — un rito estivo fatto di piatti abbondanti, musica e risate condivise al tavolo sotto le luci della festa.
Quella che per me è una tappa obbligata nasce dall’amore per la cucina tradizionale e per i prodotti della valle: le pappardelle fatte in casa condite con il sugo di cinghiale sono la star della serata, affiancate da stand, musica e iniziative per tutte le età. L’evento si ripete ogni anno nei primi giorni di agosto e negli ultimi anni ha raggiunto una lunga tradizione (negli ultimi anni la sagra viene spesso organizzata all’inizio del mese di agosto).
Cosa mi piace:
- Il sapore autentico del piatto, che racconta storie di caccia, di macellazione consapevole e di sughi cotti a lungo.
- L’atmosfera: sedersi su una panchetta, aspettare il piatto fumante e sentirsi parte della comunità.
- L’attenzione alla solidarietà e alle associazioni locali che spesso collaborano all’organizzazione: non è solo cibo, è comunità.
Consigli pratici per chi viene: prenditi tempo, arriva con lo stomaco vuoto e con la voglia di provare anche le proposte collaterali (musica dal vivo, lotterie, intrattenimento per bambini). Se vuoi un consiglio da local: prova anche le proposte di cucina tradizionale dei volontari e lascia spazio per un dolce casalingo dopo la pappardella.
Se stai programmando una gita estiva nelle Marche e cerchi una sagra che unisca sapore, festa e tradizione, la Sagra delle Pappardelle al Cinghiale a Casine è una delle migliori ragioni per farlo.
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